Villa Cattolica Villa Cattolica, sede del Museo Guttuso, completata nel 1736 da Francesco Bonanno, principe di Cattolica, è espressione dell’opulenza di un ceto al potere che ha scelto la piana di Bagheria come residenza di villeggiatura. Il complesso monumentale, acquistato dalla famiglia Scaduto, verso la fine del XIX secolo, costituisce un esempio della progressiva affermazione della borghesia nella storia cittadina. Nel 1988 il Comune di Bagheria acquisisce il corpo di fabbrica, il giardino e parte della corte, per destinare il complesso monumentale tardo barocco a sede del Museo Guttuso. Dal 1990, l’esedra accoglie l’arca monumentale di Giacomo Manzù, dove riposano le spoglie di Guttuso. Gli spazi dell’arteDal 1973 Villa Cattolica ospita il Museo Guttuso, grazie alla generosa donazione del Maestro, del figlio adottivo e di tanti altri artisti che hanno creduto in questa iniziativa culturale: un patrimonio complessivo di mille opere, in continuo arricchimento. Il percorso museale è ricco di materiale documentario di fondamentale importanza per capire le ragioni e le scelte di una generazione corposamente rappresentata. Tra gli artisti Domenico Quattrociocchi, Silvestre Cuffaro, Pippo Rizzo, Lia Pasqualino Noto, Carlo Levi, Alberto Ziveri, Augusto Perez, Antonietta Raphael Mafai, Corrado Cagli, Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Angelo Savelli, Salvatore Scarpitta, Edouard Pignon, Sergio Vacchi, Armando De Stefano, Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa e altri. Tale percorso si è arricchito, nel corso del 2004, di una sezione dedicata al manifesto cinematografico, grazie alla donazione dei Fratelli Lo Medico. |